Top Evento Enterprise 2022

"Coprire il Rischio Volatilità di Prezzi e Tassi" 

Quota di partecipazione 122 Euro lunedì 06 giugno 2022 Hotel Maranello Village

Orario 9:30 - 12:30 sessione teorica 15:00 - 16:30 ~ 17:00 esempi pratici

 Info: +39 3480029582 Studio Ballarini 

Saper affrontare le ampie fluttuazioni di prezzo di energia e materie

Saper affrontare l'inversione al rialzo del trend dei tassi di interesse

Saper affrontare le fluttuazioni nei tassi di cambio tra valute diverse

Il rischio è solo l'aumento di questi fattori o anche la possibile diminuzione ?

Saper scegliere i derivati finanziari "buoni" usandoli come una normale polizza di assicurazione 

Questi gli argomenti trattati con chiarimenti sugli strumenti finanziari e sui metodi utilizzabili, sui possibili intermediari e su come distinguere le operazioni di copertura da quelle speculative.

E' un sicuro vantaggio competitivo saper agire bene su questo fronte! 


Relazioni di: Dott. Luca Barillaro membro di Borsa Italiana Euronext Academy e consulente finanziario autonomo iscritto all'Albo 

  e di: Andrea Tomassini di MPS Capital Services 

30 posti in totale a distanza secondo regolamento covid 

Cos'è la volatilità? La volatilità misura le fluttuazioni del prezzo di un'attività quotata. È la base della misurazione del rischio.
Cosa sono i derivati? Si chiamano in questo modo perché il loro valore deriva dall'andamento del valore di una attività sottostante (commodities, tassi di interesse, tassi di cambio, azioni...). Tali strumenti sono utilizzati, principalmente, per tre finalità:
1) ridurre il rischio di un portafoglio preesistente (finalità di copertura o, anche, hedging e di questi, che chiamiamo "derivati buoni", parleremo nel meeting );
2) assumere esposizioni a rischio al fine di conseguire un profitto (finalità speculativa e questi sono quelli da evitare da parte delle imprese);
3) conseguire un profitto privo di rischio attraverso transazioni combinate sul derivato e sul sottostante tali da cogliere eventuali differenze di valorizzazione (finalità di arbitraggio questi sono appannaggio dei traders professionali). 

Già il fatto di saper distinguere, senza ombra di dubbio, tra queste tipologie mette al riparo da errori che a volte diventano clamorosi! 

I DERIVATI ormai sono strumenti utilizzati normalmente da aziende e privati..... sì anche da privati anche se spesso senza rendersene conto. Le basi sono i futures e le opzioni che sono dei contratti molto più semplici, secondo la mia opinione, rispetto a tanti altri contratti che stipuliamo nella quotidianità (vogliamo parlare dei conti correnti?) 

1) Acquistare FUTURES significa IMPEGNARSI ad acquistare alla scadenza, al prezzo prefissati e con liquidazione differita, l'attività sottostante 

2) Acquistando OPZIONI, pagando un premio di qualche punto percentuale rispetto al valore del sottostante, si acquisisce invece il DIRITTO (e non l'obbligo) di acquistare o vendere il sottostante al prezzo prefissato (strike) alla scadenza o entro la scadenza. 

Quanti di voi avranno fatto piccoli o grandi investimenti in CERTIFICATI senza rendersi conto di fare in realtà un investimento in opzioni! Perché i certificati che acquistate dalla banca altro non sono che un meccanismo finanziario costituito da più opzioni. 

E probabilmente nessuno vi ha avvertito di questo. Nel meeting del 6 giugno al Maranello Village Hotel, parleremo di come utilizzare questi derivati per calmierare i rischi su prezzi, tassi di interesse e cambi. E parleremo di come trattare con le banche che ci propongono contratti preconfezionati (dei grandi certificati diciamo così) su prezzi, tassi e cambi per distinguere quelli speculativi e quindi assolutamente da evitare perché estremamente rischiosi, da quelli di effettiva copertura che sono quelli che ci servono e devono essere implementati in una corretta gestione aziendale. 

Post scriptum (siete sicuri del grado di rischio che avete assunto investendo nei certificati di investimento con la vostra banca? O forse qualcuno se ne è già accorto in questi primi mesi del 2022 ....... :-)

SOLO I MIGLIORI RIMANGONO SUL MERCATO e mai come oggi vale questa regola! Ecco perché occorre conoscere bene gli strumenti a disposizione dell'imprenditore per difendere la propria attività.
Sono pochi i termini tecnici che sentirete sui DERIVATI, ma li dovete conoscere soprattutto per non cadere in spiacevoli situazioni con la vostra banca ! Ricordate sempre questi:
Il NOZIONALE è il valore dell'attività finanziaria a cui si riferisce un contratto derivato. Ad esempio, per uno swap sui tassi di interesse il valore nozionale è l'intero capitale su cui sono calcolati gli interessi scambiati dalle controparti. Per un'opzione su azioni che controlla 100 azioni sottostanti il valore nozionale è dato da 100 moltiplicato per lo strike cioè il prezzo a cui può essere acquistata o venduta l'azione sottostante al momento in cui si esercita il diritto.....
Il MARK_TO_MARKET invece rappresenta, ad una certa data, quanto vale il derivato: ovvero, cosa costerebbe chiuderlo in quel momento.
Se presenta un valore negativo, vuol dire che lo strumento presenta dei flussi attesi futuri negativi per chi lo ha sottoscritto cioè è in perdita. Se invece è positivo, al contrario, è in utile.
Per i derivati di base, cioè futures e opzioni se quotati in borsa, esistono valori di mercato quotidiani facilmente reperibili sui mezzi di informazione.
Invece per i derivati non quotati o formati da più opzioni e futures in un unico insieme, l'MtM deve essere calcolato e il metodo di calcolo deve essere noto già dal contratto iniziale per evitare di essere in balia della banca con cui firmate il contratto.